[Elenco dei Nomi]

(...segue) Milli Giannina
poetessa, Firenze (10-10-1888).

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nel Piccolo di Napoli, così scrive della sua concittadina: "E' morta a Firenze Giannina Milli poetessa, improvvisatrice, che ebbe giorni di grande celebrità, specialmente qui a Napoli e negli anni più difficili. Quando il nostro paese era tormentato dalla oppressione, la nobile donna portò dovunque, coll'ingegno, la bontà, il coraggio, un conforto e una speranza, improvvisando dei versi che, pubblicati più tardi in volume, parvero ugualmente molto belli. Era abruzzese e nacque nel 1825 da poveri genitori. Nel 1859 anche perché il governo borbonico male la tollerava, lasciò Napoli per l'Alta Italia già liberata, e a Firenze, a Bologna, a Modena, a Torino, a Milano cantò la patria e il suo risveglio, ottenendo successi straordinari. Alessandro Manzoni la giudicava superiore a quanti improvvisarono prima di lei. Le sue poesie migliori furono raccolte e pubblicate in due volumi dal Lemonnier. E' pietoso pensare che essa muore per strapazzi sofferti assistendo suo marito, il prof. Cassone, il quale, di poco, la precedette nella tomba". - E il Diritto insiste sulla influenza, per quanto piccola, che la Milli ebbe nel rinnovamento italiano, scrivendo che essa "ebbe giorni di grande celebrità, e più d'una volta negli anni difficili fece servire le ispirazioni della musa alla causa della libertà e dell'unità del suo paese". - Certo, la Milli, non fu una politicante, ed in questo rivelò tutto il carattere suo mite, di buona massaia abruzzese. Ma che il suo cuore fremesse per la libertà della patria, nessuno potrà negare, ed il Fracassa ha ragione di scrivere: "A me, per esempio, più della sua Maga d'Endor, che le procurò molta fama per un calore di fantasia veramente straordinario, piace raffigurarmi la stessa Milli così buona, bella e fiera, come ella doveva essere a vent'anni,

(segue...)