[Elenco dei Nomi]

(...segue) Milli Giannina
poetessa, Firenze (10-10-1888).

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cimentarsi prima nelle più importanti città d'Abruzzo, e poi nella capitale. E da qui ha data e principio il lungo e glorioso suo pellegrinaggio per l'Italia nostra, pellegrinaggio che le procurò fama ed onori, ma ben scarso compenso materiale, sicché non priva di stenti trasse la sua esistenza! Inutile qui il ricordare i suoi trionfi e le avventurose vicende della sua carriera artistica; essi sono troppo noti. Solo chiuderò queste brevi notizie invitando i teramani a non obliare troppo presto colei che illustrò la città dove nacque e che, morendo, le legava il suo più bel tesoro, le medaglie cioè che si guadagnò col genio, collo studio e col lavoro. Pesaro, 20 ottobre 1888 (Alex Casella) [appr.] [appr. 27-10-1888] (31-10-1888). I primi anni della Milli. La morte di Giannina Milli ha destato l'estro di molti, e fra questi c'è Venanzio Ventura, vecchio cultore delle Muse. Egli mi manda una poesia, che il Corriere non può pubblicare, perché è sua norma costante di non ammettere versi tra le sue colonne. Piuttosto, riferiamo una nota che troviamo a pie' di una quartina in cui ricorda il primo precettore della celebre poetessa e l'incontro col Regaldi. Il Ventura scrive in quella nota: "La Giannina (sempre con la indivisibile sua madre Regina), andava a dar lezione delle prime elementari alla fanciulla Luisetta de Sanctis (oggi maritata col distinto signore, Pasqualino del Bono, in Penne), figlia del mio cugino Lorenzo, nella cui casa io abitava. Ivi la conobbi, ivi, nelle mie ore di svago, le recitava, o improvvisava i miei versi, ed ivi quando, dopo parecchi mesi, mi fece vedere alcuni dei primi suoi Sonetti, che mi sembrarono belli e buoni, la persuasi di andare allo studio del mio concittadino e maestro, Stefano de Martinis autore del Cola Melatino, come quegli che, meglio

(segue...)