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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
Catignano (29-1-1890). Catignano 26 gennaio 1890. La sera del 24 corrente un grazioso fiorellino fuggiva al bacio del sole troncato dal suo fragile stelo: il figlio del sig. Giovanni de Ioannes contabile di questa Banca popolare. Aveva tre anni. Povero Augusto! Noi non vedremo più quel tuo visino simpatico ed intelligente, che provocava la carezza ed il bacio!... Una lunga e fatale malattia ne sfrondava a poco a poco le rose sotto l'occhio dei genitori addolorati, già altre volte testimoni felici e compiacenti della festa, che noi facevamo intorno al loro fanciulletto florido e ridente. E pur troppo quest'unico conforto resta agli inconsolabili genitori, di riflettere cioé come quel giorno che gettò un lutto immenso e profondo nel loro cuore, fu pure quello che pose termine alle sofferenze del povero Augusto, sofferenze troppo lunghe e crudeli per sì tenero fanciullo, che doveva ricuperare la sua beltà e gaiezza solo in mezzo agli angioletti lassù nel Paradiso. (N.D'A.)
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