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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
industriale, politico, Teramo (8-3-1890). Ieri un mesto stuolo di amici e di rappresentanze elettive accompagnarono all'ultima dimora il settantaseienne cittadino Gioacchino Manetta di Teramo, membro della Camera di commercio. Il Manetta fu operoso industriale; col lavoro onesto e costante poté procurarsi un'agiatezza, per cui gli fu dato di educare ed avviare all'avvocatura l'orfano suo nipote Francesco, il quale lo ricompensò di altrettanto amore. Fu consigliere comunale, è stato per molti anni amministratore della B.N., membro della R. Camera di commercio e tesoriere della medesima. Sul feretro era una bellissima corona del suo amico Marcosignori, le cui botteghe come quelli dei Trippetta eran chiuse al passaggio del corteo. Innazi alla rappresentanza comunale, della Camera di commercio, della B. nazionale, il deputato Scarselli leggeva l'elogio funebre, a nome del consiglio d'amministrazione della Banca e dava l'estremo addio al compianto concittadino.
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