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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
Catignano, (12-3-1890). Catignano 9 marzo 1890. Una cara esistenza, munita dei conforti della Religione, spegnevasi in questo paese la sera del sette corrente mese: la sig. Raffaella d'Ettorre, nata Vicentini. Una penosa malattia, che l'ha tenuta tormentata per molto tempo, è stata causa delle sua dipartita, ahi! troppo immatura. Non aveva che 40 anni. Madre affettuosissima e virtuosa, dedicava tutte le sue cure alla buona educazione dei suoi figliuoli ancora di tenera età. La morte per lei non è stata uno sgomento; anzi, cosa rara, era rassegnatissima ai voleri del Massimo Fattore, a tutti esprimendo il dispiacere di lasciare i piccoli figli senza le cure materne. Tutta la cittadinanza costernata le ha voluto perciò rendere l'ultimo tributo di affetto con la migliore pompa possibile. Ieri si celebrarono i funerali e fu accompagnata all'ultima dimora dalla Società operaia, di cui era Socia benemerita, dalle scuole elementari, dagli Uffici pubblici e da quant'altri conobbero l'estinta e ne apprezzarono il cuore e l'animo. A tanta sciagura toccata al signor Camillo d'Ettorre, suo consorte, ai figli ed ai parenti d'Ettorre e Vicentini, sia loro di conforto il generale cordoglio e la memoria delle virtù tanto nobili che adornavano la povera estinta. Vale! o Raffaella! e prega per i tuoi figli, lassù, dove si puote ciò che si vuole! Una prece all'anima benedetta! (Nicola d'Angelo)
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