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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
sacerdote, insegnante, Teramo (13-9-1890). [Inizio Voce]era la sua modestia! Giammai questo vecchietto fu visto sollecitare favori per sé e per gli amici! Stanco ed affranto sui banchi della scuola, chiese di ritirarsi; ma le sue oneste fatiche non cessarono; era sempre curvo sui libri meditando nuove opere e nuovi studi! Dirà la nuova generazione che codesti sono tipi patriarcali! Sicuro! Ma sappiate, o voi che vi rimanete indifferenti a tanta incorrotta semplicità di vita e di costumi, che se c'è speranza di conservare il retaggio dei nostri avi e la mondezza dei loro costumi, non può fondarsi tale speranza che sopra queste tempre di uomini semplici e retti. Io lo dico ai giovani incorrotti e generosi: specchiamoci in questa semplice e modesta esistenza di Luigi Vinciguerra! (O. Albi) - I funerali si compiranno stamane alle 10 nella Cattedrale, e saranno solenni, a spese del Comune di Teramo, giusta unanime deliberazione della Giunta che fu dal sindaco convocata d'urgenza ieri mattina. Il Municipio di Civitella del Tronto ha richiesto la salma, la quale perciò sarà ricondotta nel suo paese natio. (17-9-1890). I FUNERALI DI VINCIGUERRA - Splendidi, e oltre ogni dire solenni sono stati i funerali che il Municipio di Teramo ha resi alla venerata salma del prof. Vinciguerra. Monsignor Trotta mise a disposizione del sindaco, la chiesa cattedrale, e la messa fu celebrata, con l'assistenza del Capitolo aprutino, dall'egregio canonico Montani. La musica era diretta dal maestro Dati, prendendovi parte tutt'i musicisti cittadini. Avanti a numeroso e scelto uditorio, formato dal Consiglio comunale e da tutte le autorità del paese, il prof. Mezucelli leggeva l'elogio funebre che piacque per la semplicità della forma e per aver tenuto in giusta misura le lodi dell'illustre estinto. Da questo lavoro di chi fu discepolo e collega dell'elogiato
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