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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
Pescara (8-10-1890). Giorni fa avvenne in Pescara, in esito di penoso quanto letale morbo, il decesso della signora Rachele di Russo-d'Annunzio, madre del Cav. Teofilo d'Annunzio Sindaco di Pescara e Vicepresidente del Consiglio Provinciale di Chieti. Le funebri onoranze sono riuscite di una solennitā straordinaria - un vero plebiscito di onore e di rimpianto per la Defunta - una generale manifestazione di consuolo e di stima per la Famiglia. La Chiesa del Rosario ove la salma era esposta, era bellamente trasformata in cappella ardente, con innumerevoli ceri; ed ivi si ergeva un magnifico sarcofago, circondato da commoventi iscrizioni, e sormontato da molt e ben ricche corone. Il funebre Corteo ha poi presentato un ammirevole spettacolo; distendendosi per una larghezza non minore di 500 metri: spettacolo non mai visto, qui, per casi simili, come generosamente riconoscevano gli astanti. Reggevano i cordoni della Bara: il sig. Beniamino Bucco, rappresentante della Famiglia; un Capitano del 77. Fanteria pel Presidio militare; il Sig. Biagio d'Amico ff. Sindaco pel Municipio; ed il Sig. Marchese Farina in rappresentanza degli amici pių intimi. La musica militare, gentilmente concessa, seguiva il Carro funebre, eseguendo una malanconica marcia che toccava il cuore. Poi, iin doppia fila, venivano le Congregazioni; e succedevano un lungo e folto stuolo di popolo; chiudendosi l'accompagnamento da parecchie carrozze gentilizie inviate dai vicini Comuni di Castellamare e Montesilvano. Tra il popolo si distinguevano le alunne della scuola froebelliana della Sig. Margič, bianco-vestite, velate lutio, recando ciascuna una coroncina di mortelle. Fuori l'abitato, il Sig. Ingegnere Liberi, la Sig. Margė, il Professore Giovanni Sisti, il Sig. Enrico Pansoni ed il Ragioniere Berardino Conti successivamente, fecero gli elogi della Estinta, pronunciando, tra il pianto dei presenti, tenerissime parole di estremo commiato.
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