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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
sacerdote, Teramo (25-10-1890). Un'altra vita si è spenta nel dolore della famiglia e di quanti l'avvicinarono. Il canonico Ottavio Maggiore, dopo lunga e indomabile malattia, moriva a soli 57 anni, circondato dall'affetto di sette sorelle, delle quali era l'unico sostentamento. Il canonico Maggiore, già curato di S. Giorgio, era uno dei pochissimi preti, che veramente era amato, per le sue virtù, per il suo disinteresse, da tutta la cittadinanza. Esaminatore nelle scuole elementari, cappellano nelle carceri giudiziarie ed istruttore, già confessore nel Convitto nazionale, dovunque disimpegnava il suo ufficio con amore e carità. Fu amico di molti liberali della città e non venne mai meno ai doveri di cittadino del nuovo Stato. La chiesa di S. Agostino e quella della Cona ebbero in lui un efficace cooperatore, ed a lui si devono i restauri di quei tempii, compiuti con l'obolo dei fedeli. La pace dei giusti non può dunque mancare al povero Maggiore, quella pace con cui egli confortava le anime dei moribondi, al cui appello era sempre pronto durante il diuturno esercizio del suo ministero.
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