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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
marchesa, Penne (8-4-1891). [Inizio Voce]intrecciate le iniziali della cara estinta. Al Cimitero lessero l'elogio della defunta con parola sentita e commossa il Presidente della Congrega di Carità a nome dei poveri, ed il signor Arnoldo Guglielmi a nome della Società operaia di Mutuo Soccorso. Non mancarono epitaffi e corone; e tra queste, bellissime quelle offerte dall'educande di S. Giovanni. Valga questa solenne dimostrazione di tutto un popolo ad attenuare il cordoglio dell'infelice consorte, sul quale la mano del fato ha tanto crudamente imperversato. Per questa morte quasi tutta l'aristocrazia Pennese prende il lutto; ma ciò che più monta è che un lutto vero, sentito e profondo ha colpito tutta la Città, che in Caterina Aliprandi possedeva un angelica creatura pronta a beneficare e soccorrere tutti gl'infelici, che ad essa si rivolgevano. Possa il suo esempio perpetuarsi e trasfondersi in altri! Ecco il nostro voto, il nostro desiderio. (Il Vestino)
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