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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
(16-5-1891). Ricevo e pubblico: Ill.mo sig. direttore. Non ostante lo strazio che tuttora ho nell'animo per la perdita di quell'angelo di figliuola che fu la mia Emilia, sento il bisogno di prendere la penna per indirizzare, a mezzo del suo diffuso periodico, una calda parola di gratitudine agli amici, ai conoscenti, a tutta la cittadinanza che si è commossa nella irreparabile sventura che mi ha colpito. Grazie a tutti a nome mio e della famiglia, assicurandoli che eterno resterà scolpito nel mio cuore il ricordo di quanto hanno fatto per noi in questa luttuosa circostanza. Di Lei Devotissimo Giuseppe Meneghini - Capitano nei RR.CC.
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