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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
Civitella Casanova (16-3-1892). Civit. Casanova li 10 marzo 1892 - Ieri alle ore 4 a.m. cessava di vivere il rispettabile Silvio De Blasiis nell'età di 61 anno da poco compiuto. Egli, nell'agosto del 1888 nel massimo vigore della vita fu colto da attacco apoplettico, che gli cagionò impedimento nella favella. Mercé le cure affettuose della famiglia e di valenti sanitarii, tra' quali l'egr. vostro Palombieri, si riebbe pienamente. Due anni dietro, ricadde, ma non con eguale fortuna. Ciò non ostante speravasi che anche malconcio, come lo aveva ridotto il mare, sarebbe stato per molto altro tempo conservato all'amore della famiglia e di questa cittadinanza, che lo adoravano. Invece nel giorno delle ceneri passate prendendo il male altra forma in pochissimo tempo, fra non poche né leggiere sofferenze, lo ha menato nella tomba. Non è a dire il viavai continuo che in sua casa si fece durante il breve ultimo periodo d'infermità; ognuno ne prendeva il più sentito interessamento, e tutti ci vedevamo soprastare una grave comune sventura. Il galantomismo e la gentilezza, che notoriamente lo adornavano, mi lascian parlare di Silvio De Blasiis come di persona notissima nella Provincia. Liberale egli non a parola, nella pratica della vita addimostrò come si debba usare dei beni di fortuna senza suscitare invidia nelle classi non abbienti, e tenere invece sedate le eterne insolubili quistioni sociali. Egli tra uomo ed uomo non poneva differenza, se non quanta ne faceva la graduatoria (mi si passi la espressione) della onestà. Presso di lui gli operai, se onesti, trovavano il loro sincero protettore, i dipendenti e coloni non il padrone, ma il cointeressato al bene comune, i poveri il padre affettuoso, e gli amici l'amico non di nome, ma di fatto. Le prove della sua amicizia erano di quelle, che meriterebbero posto distinto nei trattati sull'amicizia.
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