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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
impiegato pubblico, Teramo (9-7-1892). Giovedì alle 3 1/2 pom. in Teramo, dopo lenta e tormentosa malattia, è morto un egregio giovane, a 28 anni, Taico Bonaventuri. Era Vice Segretario di Ragioneria nella nostra Intendenza di finanza, d'ingegno eletto e zelantissimo, onde la sua morte destò vivo compianto non solo nella moglie e tre teneri figli, ma in tutti i colleghi e superiori d'Ufficio, che ne apprezzavano le doti di mente e di cuore. Chi potrebbe ridire i tormenti di questo povero giovane durante i lunghi giorni di malattia! Morì raccomandando al suo superiore, i figli suoi, e la consorte amata!... Povero Bonaventuri! Sulla sua tomba, immaturamente dischiusa, deponiamo un fiore! (Fausto) - (13-7-1892). Commoventi per quanto modeste riuscirono le onoranze rese alla memoria del povero Taico Bonaventuri Vice segretario della nostra Intendenza. Presero parte alla mesta cerimonia, i superiori e i compagni del povero morto e altri impiegati e alcuni soci della società per gli orfani degli impiegati civili, alla quale fortunatamente il Bonaventuri apparteneva e il cui rappresentante per questa città è il prof. D'Amato. Fuori Porta Madonna, fermatosi il corteo, il Vice Segretario Volpi con parola affettuosa ed eloquente dava in nome suo e de' suoi colleghi l'ultimo addio al compagno d'ufficio ricordando altresì le doti bellissime di lui che fu ottimo padre e solerte e intelligente funzionario.
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