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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
notaio, politico, Morro d'Oro (4-2-1893). [Inizio Voce]Sindaco di questo Comune, non può non ripercuotersi sulle colonne di codesto giornale, che tenne sempre alta la bandiera della probità e dell'amore al paese. Rapito da morbo che non perdona, è scomparso dalla scena del mondo un altro milite della schiera gloriosa dei forti. Ei dedicò la sua vita a due ideali sublimi: il bene dei suoi, il bene del paese. Ed è per questo che il pianto dei suoi fu pianto del paese. Bisognava vederlo quel funebre corteo! era un affanno segreto che sospingeva quella folla; eran voci di preghiera e di dolore che si ripercuotevano mestamente nelle vallate sottostanti fra le note melanconiche d'una musi funerea. E la raffica che imperversava furente pareva il soffio gelido della morte. Reggevano i cordoni della bara il Sindaco funzionante Sig. De Dominicis che rappresentava pure il Consiglio notarile per incarico telegrafico; il rappresentante della Congrega di carità Sig. Giuseppe de Colli, il Vice Conciliatore sig. Pasquale de Colli, il Presidente del Circolo degli Amici Sig. Filippo Misticoni, il sig. Dott. Baldati ed il Signor Gammelli parente dell'estinto. Componevano il corteo le scuole Elementari, la banda musicale di Montepagano, il Consiglio comunale con Corona, la Congrega di carità, il circolo degli Amici con bandiera, gl'Impiegati Comunali ed uno stuolo di poverelli e coloni. E dinanzi al Palazzo Comunale parlò a nome del Consiglio comunale sig. Pasquale de Colli, che dopo aver toccato brevemente della vita del compianto estinto, disse delle cariche da lui rivestite, delle opere compiute sotto la sua amministrazione e finì commosso dando l'estremo addio al cittadino benemerito che scenderà immacolato nella tomba. Lo seguì a nome della famiglia il sig. Giammelli. Tratteggiò rapidamente la figura di Erasmo Paolone, benefattore generoso
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