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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
Atri (11-2-1893). Atri 6 Febbraio 1893 - Nella notte del 4 Febbraio morì in questa città Luigi Massimi universalmente rimpianto. La vita di lui che non fu breve, perché nato il 4 Luglio 1817, si svolse tutto nell'esercizio del bene. Ottimo cittadino, curante più dell'altrui che dell'utile proprio, ebbe sempre aperto il cuore alla sventura e all'amicizia. Non bramò ufficii pubblici: pochi ne esercitò: promosse sempre, come poté e seppe, il lustro e l'incremento di questa città che gli fu culla. Amantissimo della patria la servì con pericolo, anzi con danno nella persona e negli averi, e, quando i tempi volsero più lieti non ebbe né chiese guiderdone di sorta, che egli attinse solo nella sua coscienza onesta. Quelle virtù, che gli fruttarono in vita l'amore e la considerazione dei concittadini e di tutti che lo conobbero, rendono oggi, come pia rimembranza, più acuto ed amaro in noi il sentimento della separazione. Se conforta il pensiero di saper diviso il proprio dolore, valgano queste poche e disadorne parole a lenire quello intensissimo della moglie desolata. (Un amico)
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