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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
direttore di banca, Catignano (1-3-1893). Catignano 26 febb. 1893 - Il 23 corr. alle 9 a.m. dopo una malattia che lo travagliava fieramente da tre mesi morì Ignazio Vicentini, e con lui disgraziatamente si è spento il nome di un'antica e stimata famiglia di questo paese. Il doloroso avvenimento, che ha prodotto in Catignano un lutto generale, ha colpito, oltreché estremamente la famiglia, la nostra Banca Popolare, di cui il povero morto era l'anima, e della quale sosteneva sin dalla istituzione la carica di Direttore con soddisfazione sempre di tutti i soci che più volte lo rielessero ad unanimità. La mattina del 24 ebbero luogo i funerali che addirittura riuscirono imponentissimi: seguivano il feretro, su cui erano deposte diverse corone di amici ed associazioni, l'intero Consiglio con gl'impiegati della Banca, la Giunta Municipale, tutti i soci del Casino dell'Unione, la Società di Fraterna Beneficienza con la bandiera, le scuole elementari, gl'impiegati della Pretura, dell'Ufficio di Registro, dell'Agenzia delle imposte ed un immenso numero di persone che vollero rendere l'estremo tributo di affetto al benemerito cittadino estinto. Nel cimitero parlarono intessendone l'elogio: il Sindaco avv. Marsili, il Consigliere della Banca Dott. Santoro, per la Società di Beneficienza, l'operaio Frezza, il Barone Corvi ed in ultimo pel Casino dell'Unione Falco Verna. Questa spontanea dimostrazione tributata al caro defunto dall'intera popolazione catignanese valga a lenire l'immenso dolore della madre, sorelle e zii che hanno in lui perduto rispettivamente un modello di figlio, un affezionatissimo fratello ed un rispettosissimo nipote.
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