|
L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
benefattrice, Teramo (29-3-1893). [Inizio Voce]altrui. Morì sulla breccia; morì nobilmente combattendo la più accanita delle battaglie contro il più fiero dei nemici - la miseria e la sventura! E sia pace all'anima tua! Un sol pensiero dové forse turbare la serenità, veramente angelica, degli ultimi tuoi momenti, o gentil Signora!... Morire all'età tua, quando tutta la fortuna ne sorride, è già grave un peccato: morire, baciando per l'ultima volta le tue care creature, carezzando per l'ultima volta le loro trecce bionde, e dar loro l'ultimo addio... oh, non poté essere dolore soltanto, ma strazio, indescrivibile strazio!! Però ti riconforta - il tuoi bambini verranno sovente a versare una lagrima ed a baciare le zolle che covriranno la tua fossa; e, crescendo nelle tue virtù e colla tua santa immagine nel cuore, coltiveranno a te d'intorno i fiori i più belli ed i più rari, facendo sì che il loro profumo non ti abbandoni mai!" (Bene, benissimo) Molte signore singhiozzano e l'estremo vale alla salma vien dato nella generale commozione. Nel piano della madonna erano molte centinaia di persone, che in gran parte accompagnarono la salma fino al cimitero.
|