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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
sacerdote, Roma (24-5-1893). La sera dell'11 maggio sispegneva, in Roma, inaspettatamente, D. Giustino Averardi, Vicario di S. Maria di Monte Santo in Villa Passo e fratello di Monsignor D. Nicola, uditore della Sacra Rota e reggente la Sacra Penitenza, in casa del quale si trovava da pochi giorni per curarsi di una cronica sofferenza di respiro, divenuta addirittura micidiale. Non aveva il Vicario Averardi che 68 anni ed aveva esercitato il suo sacro ministero per la non breve durata di 45 anni, acquistandosi da tutti fama e riputazione di pastore modello per la bontà di cuore, per lealtà d'animo, per amore verso i figliani e per la beneficienza verso i poveri. Egli aveva un elevato concetto della missione sacerdotale nel civile consorzio, e dimostrava sempre, colla parola e colla opera, come la vera religione è sempre necessaria al buon vivere sociale. La sua morte quasi repentina, dopo una dolorosa operazione alla gola, è stata un gravissimo lutto per la famiglia, lutto che si è fortemente ripercosso nella sua parrocchia e nella sua estesa parentela ed amicizia. Non v'ha cuore gentile e bennato che non senta una stretta per la morte di questo Vicario, di cui si ricorderanno lungamente i meriti e i benefizi. Ciò valga per sollevare in parte dal dolore la distinta famiglia Averardi. Non possiamo che augurarci, che al defunto Vicario di Villa Passo, sia dato un successore degno di D. Giustino Averardi. (G.P.)
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