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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
medico, Tortoreto (24-5-1893). Tortoreto 22 maggio 1893 - Oggi alle 8 ant. una cara e preziosa vita è stata mietuta dall'inesorabile falce della morte, quella del Sig. Angelo Dottor Liberati. Valente nell'arte di Esculapio, a questa ha sacrificato la sua vita. Il povero Sig. Angelo nella sera di giovedì ultimo fu colto dalla pioggia nel mentre ritornava da una visita medica; il giorno dopo s'ammalava di polmonite, la quale è stata ribelle ad ogni rimedio! Presidente della Congrega di carità, egli era zelante per il bene dei poveri, intelligente, operoso, era il conforto, la consolazione degli afflitti e ci avrebbe dato un bell'asilo. Contava appena 40 anni. L'on. Deputato Paolucci è stato a lui d'appresso per 5 giorni, ma inutilmente. Lasciava il Liberati un paese costernato ed addoloratissimi, la madre, il fratello ammalato ed una moglie che continuamente l'ha vegliato travolta dal dolore: una di lui sorella incinta, moglie dell'egregio Sindaco di qui, che sempre gli è stata d'appresso durante la malattia, ora è rimasta affranta dal dolore. Poveri parenti, povero paese, piangete, ne avete ragione! (C.M.) - (27-5-1893). I funerali del Dr. Liberati. Ci scrivono da Tortoreto: Sin dalla mattina del 23 corrente erano chiusi tutti gli uffici pubblici ed i negozi, sulle cui porte leggevasi la scritta "lutto cittadino". Il funebre corteo venne formato dalle rappresentanze del Consiglio comunale, della Congrega di Carità, delle scuole elementari, della Cassa di prestiti e risparmio; da uno stuolo di gentiluomini; e da operai in gran numero. Esso mosse alle 8 1/2 dalla Piazza del Municipio per recarsi alla Chiesa Parrocchiale di S. Nicola ad assistere alle funzioni funebri. Alle 4 p.m. il medesimo corteo a cui si aggiunsero l'illustre Ispettore sanitario delle Ferrovie
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