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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
Corropoli (5-7-1893). [Inizio Voce]per le tue care bambine, che non hanno più madre. Pensa, sempre, che quell'anima benedetta, di tua moglie ti ha lasciato sé stessa in quei tre pegni d'amore. Non vedi infatti che in esse rivive la tua Adele? Domina quindi il tuo dolore. Un dì esse ti faranno esclamare, con orgoglio: Son degne della loro mamma! Tu puoi consolarti, devi consolarti sapendo quanto balsamo deve spargere sulla tua ferita il sentire d'aver adempiuto a tutti i doveri di marito affettuoso; tu puoi consolarti, devi consolarti, sapendo che la tua Adele lassù nel Cielo prega per te, per le tue bambine; che essa sente; che essa seguita ad amarvi, come vi amava in vita! - I funerali ebbero luogo ieri. Il Municipio, le scuole, la Banca e tutti i Corropolesi, che conoscevano per prova di quali virtù era adornata l'anima dell'Adele, vollero accompagnarne la salma all'ultima dimora. Alcuni amici delle famiglie Ruggieri e Ricci commossi, ricordarono, con belle parole, le virtù della povera morta. Corropoli 30 giugno 1893. (E. Foschi)
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