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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
Teramo (20-12-1893). Ieri l'altro in S. Spirito i ceri fumigavano sotto le volte parate in gramaglie, e i sacerdoti, salmodianti le funebri nenie, celebravano le ultime esequie per Flaminia Valeri-Massei. Povera, e per sempre a me cara amica! Quando ripenso ai giorni trascorsi insieme, e quando mi ti rappresento nel tuo letto di lunghe sofferenze, sento struggermi dal dolore. La tua vita, continuo esempio di ogni cristiana e domestica virtù, passò inosservata in questa età in cui la bontà non è più un ornamento invidiabile. Del resto il compianto dei buoni giunga a te come l'ossequio più caro, lenisca l'immenso dolore del tuo sventurato consorte. (Elisabetta Camponeschi)
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