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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
avvocato, patriota, politico, S. Egidio alla Vibrata (10-2-1894). Sant'Egidio alla Vibrata 7 febbr. '94 - Con la serena pace delle anime giuste il 6 febbraio chiudeva gli occhi all'eterno sonno l'avv. Montani Domenico, uomo insigne per domestiche e cittadine virtù, uomo dotto per quanto esemplare. E' morto amato, compianto, venerato da tutti, perché la sua vita fu tutta per il bene a cui si dedicò interamente. Il giorno 7 ebbero luogo i funerali che riuscirono imponenti. Tutto il paese accorse ad onorare il caro estinto, a rendergli l'ultimo tributo di riconoscenza. Ed difatti una schiera numerosa di fanciulle delle scuole elementari, con le loro bandiere abbrunate, la Congregazione del Santissimo e dell'Addolorata precedevano la bara. Seguivano il feretro la Giunta comunale, i consiglieri, in mezzo a cui sventolava mesta la bandiera abbrunata, i soci della Sala di Lettura e varii amici. Tutti vollero accompagnare la salma all'ultima dimora. Si notavano, fra le tante corone deposte sul feretro, quella del Municipio e della Congrega di carità. Non mancò di pronunziare parole atte alla circostanza il Sig. D. Giustino Mirti, sacerdote, che, conscio del sentimento religioso che aleggiava nello spirito del defunto, parlò con forza e conchiuse come Patria e Religione fossero stati gl'ideali di quell'anima grande. Parlò il sig. Guidobaldi Elia; con calore toccò le fasi patriottiche percorse dall'avv. Montani; seppe sì bene tesserne l'elogio, come uomo politico, da mostrarlo chiaramente per quel bravo patriota che fu, e che rimarrà perenne nella mente e nel cuore di chi brama l'onore e la grandezza dell'Italica terra. Parlò con stile vibrato e con forza: tutto disse in poche parole. In ultimo il sig. Marchetti Giustino brevemente ne tessé le lodi, con slancio e spontaneità. La dimostrazione d'affetto, di stima, di gratitudine data dai Santegidiesi al caro estinto, possa almeno in parte lenire il dolore della desolata famiglia Montani. E' questo il mio voto.
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