|
L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
patriota, impiegato pubblico, Notaresco (12-9-1894). Si è spento serenamente sabato scorso, nel casino della famiglia Michitelli in Notaresco, nella ancora vegeta età di 70 anni, lontano dagli amici che ne ammiravano le virtù elettissime, e l'animo mite e generoso, tra le braccia della moglie e del figlio, atterriti da tanto immane sciagura. Era andato a chiedere alle cure balsamiche della campagna un conforto alla declinante salute che pur troppo si risentiva dei disagi sofferti sui campi di battaglia e nelle carceri borboniche, ed ha trovato la morte, morte che sarà rimpianta da tutti noi teramani di cui egli era divenuto amatissimo concittadino per elezione. Il Morelli nacque in Nocera Superiore il 4 aprile 1824 da distintissima famiglia napolitana. Il padre suo fu integro e dotto magistrato, e tenuto in molta considerazione dai principali uomini del tempo. De' suoi fratelli uno fu vescovo, caro nella Corte pontificia di Papa Gregorio, e bibliotecario della Nazionale di Napoli, e l'altro, Francesco, Intendente e che resse, tra l'altro, anche le sorti del nostro Abruzzo. Se egli avesse voluto attingere, come i fratelli, alla Corte borbonica, avrebbe senza dubbio ottenuto lucri e favori. Ma sdegnoso d'ogni bassezza, fiero della dignità sua e conscio de' nuovi tempi, con in petto un amore ardentissimo della patria e della libertà, seguì altro indirizzo, ed ascritto, giovanetto appena, tra le fila dei novatori, si votò ai futuri cimenti. In effetti scoppiati i moti del 1848, il 27 marzo, 5 giorni dopo le fatidiche giornate di Milano, partì da Napoli con la prima spedizione della Belgioioso, e fino al 10 giugno di quell'anno sotto il comando del generale Durando fece la campagna del Tirolo e partecipò ai fatti d'arme dei due Tearo e di Storo. Il 10 giugno
|