[Elenco dei Nomi]

(...segue) Morelli Gabriele
patriota, impiegato pubblico, Notaresco (12-9-1894).

[Inizio Voce]


ed il valore spiegato in quella guerra gli fruttò una temporanea sospensione dall'Impiego. Nello stesso anno fu nominato capitano delle guardie mobili ed ebbe il comando del 13° Battaglione. Il 1867 lo trovò ad Avellino, impiegato dello Stato; ma egli abbandonò l'ufficio, e raccolto un forte drappello di volontarii corse alla liberazione di Roma sotto gli ordini del generale Nicotera. Tale la vita di Gabriele Morelli, vita di abnegazione, di eroismo, di patimenti indicibili. A rimeritare degnamente la quale il governo riparatore assegnò l'ufficio di Segretario di Prefettura che gli ritolse subito riducendolo a semplice ufficiale d'ordine, mentre prodigava onori e stipendi altissimi a paltonieri, banditori di libertà e di unità dopo la caduta di Gaeta. Né egli se ne dolse. Sempre sereno, sempre modesto non portò in piazza il suo passato di cittadino e di soldato, non fece chiasso intorno al suo nome. Tranquillo tra le pareti domestiche, intento alla educazione dei poveri figli, visse di memorie, pago soltanto d'aver compiuto nobilmente il proprio dovere verso la patria. E la patria mò fino all'ultimo giorno con entusiasmo che aveva del delirio. Nelle commemorazioni patriottiche tu lo vedevi in preda ad una commozione altissima che trascinava i giovani e li scuoteva e li sollevava dalla marea di scetticismo che pervade la nuova generazione. Aveva conservato a 70 anni il cuore giovane e vergine non tocco dai disinganni e dall'oblio. Cortese, benefico, premuroso, lenì molti dolori, prestò devota assistenza a molte sventure. Però la morte di lui è stata universalmente e sinceramente compianta, e la memoria sua rimarrà cara e benedetta fino a che saranno in pregio amor di patria e santità di costumi. Teramo 10 settembre 1894. (F. Campanella) - Notaresco, 10 settembre

(segue...)