[Elenco dei Nomi]

(...segue) Irelli Vincenzo
senatore, patriota, Teramo (6-2-1895).

[Inizio Voce]


l'Ospizio di S. Antonio Abate ch'era misero, anzi vergognoso ricovero e lo rese capace ospedale pei civili e pei militari e vi chiamò da Torino le figlie della carità. Nel '74 un'altra pia opera fra le molte notevole ebbe vita per lui nella nostra città l'Asilo di mendicità. Nel '79 poté un nuovo edifizio pieno di aria e di luce inaugurare l'Orfanotrofio femminile e fece scorrere nuova vena di vita in questa pia istituzione cittadina. Se oggi un angolo della nostra città si abbella di case operaie a lui si deve come il pensiero così l'opera fin dall'84. Poco ha la nostra città di bello entro le sue mura, ma molto deve a lui se non mostra più di brutto. Egli febbrilmente abbatte catapecchie, aprì alcune strade, altre ne allargò; e il palazzo comunale e il teatro e le piazze ed altro ed altro cercò di innovare ed abbellire. E quel ch'è più meraviglioso si è che fece con pochi mezzi e spesso senza averne prima; li suppose proponendo di ritrarli da riforme, da disegni nuovi, dalla munificenza dei suoi cittadini. Fece ed arditamente fece e sempre vide coronata la sua opera di esito felice. Altri lo seguirono e rendono a lui merito dell'esempio loro dato di ben fare a salute e decoro di pietose e civili istituzioni. Il venerando vegliardo scese nella tombe con due vivi desideri, di vedere nella sua Teramo scorrere nuova onda di acqua e di luce e di sapere sorto l'Ospizio marino sulla spiaggia ridente del nostro Adriatico, ma portò seco certezza del compimento dei suoi desideri vedendo l'inizio delle opere affidate a successori degni di lui. Tante benemerenze di amore cittadino lo segnalarono al governo del re e lo fecero nel '62 nominare Senatore del Regno. Sedette a Torino, a Firenze, a Roma e con coscienza e indipendenza grande esercitò il suo potere senatoriale fino a che

(segue...)