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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
Montrio al Vomano (6-2-1895). La notte del 28 gennaio, colpito da improvviso malore, cessava di vivere Quirino Pacini, lasciando una rispettata famiglia nel più duro cordoglio, che certo parola umana non varrà a descrivere e lenire. Quirino Pacini ebbe molti pregi dell'animo, fra' quali primo il culto dell'amicizia; non tutti però sapranno abbastanza come centinaia di famiglie scamparono da crudi malanni e ripararono alle angustie della più squallida miseria per l'opera pietosa e caritatevole di Quirino Pacini, il quale ebbe la dote singolare, rarissima nei ricchi, di essere sempre pronto a beneficiare e dando perfino ai cari congiunti gli atti di un'immensa e continua liberalità. Vale vale, o anima benedetta, tu lasciasti su questa terra un'eredità indimenticabile di affetti ed una larga messe di preziose virtù, mentre nell'aere puro e sereno che ora respiri raccogli il premio, che le sincere preci dei tuoi beneficati ti acquistarono dinanzi al Tribunale della Divina Giustizia. (Un amico) - Montorio al Vomano 4 febbr. - Altri dirà delle virtù del compianto nostro concittadino Quirino Pacini, a me basti testimoniare la grande, affettuosa dimostrazione di cordoglio qui avuta dall'estinto. La sera del 28 il cadavere fu trasportato nella chiesa della Concezione, sito presso il palazzo del Municipio; ivi il giorno appresso furono celebrate le esequie. La mattina del giorno 30 alle ore 9 la salma venne trasportata al camposanto. Tutte le botteghe del paese durante la mesta cerimonia rimasero chiuse, in segno di lutto. Apriva il corteo funebre la confraternita della Concezione; ad essa seguivano i bambini dell'Asilo infantile, gli alunni e le alunne delle scuole elementari coi rispettivi insegnanti, la banda musicale ed il clero. Indi si avanzava maestoso il
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