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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
vicaria monastero S. Chiara, Città S. Angelo (13-2-1895). Città S. Angelo 10 febbraio '95 - Non si potrebbe meglio comprendere la vita di Maria Teresa Lucci, vicaria di questo monastero di S. Chiara, che riportando, se lo spazio me lo consentisse, l'epigrafe dell'illustre dottor Colella. Prese il velo per innata vocazione in freschissima età e fu esempio costante di scrupolosa osservanza, di fede illimitata e di carità cristiana. Fin da quando un male ribelle costringevala, direi quasi, a trascinare la vita, appoggiata ad un bastone, era la prima ad accorrere ove il bisogno chiamavala. Sempre rassegnata, sempre animata da vero spirito di pace e di dovere, era il vero tipo della religiosa senza ostentazione, senza fanatismo. Ed ora? Ora di te non abbiamo che un dolore immenso, un vuoto ovunque! Povera Maria Teresa, tutto è stato inutile onde strapparti alla terribile falce, fin lo strazio della inconsolabile tua sorella, suora anch'essa per viverti sempre vicina... ma la morte vi ha divise. Quanto è terribile! E tu presaga della tua fine, accoglievi sorridendo l'estremo istante mentre fra le sofferenze più atroci, volavi col pensiero alla tua terra natale (Campli) ai cari tuoi parenti che amavi tanto e che ora della tua dipartita sono straziati. Riposa nel Signore, anima cara e santa e godi Lassù quel premio concesso alle anime giuste, intemerate qual'era la tua, o indimenticabile e virtuosa Maria Teresa! (Carmen)
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