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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
Penne (16-3-1895). [Inizio Voce]e l'ossequio in vita, come in morte il compianto di tutto un popolo commosso fino alle lagrime. Le attestazioni di cordoglio giunte al cav. Domenico Dottorelli per la sciagura subita, furono infinite: numerosi telegrammi pervennero a brevissimi intervalli a dar sollievo a quell'anima, affranta dalla immensitą di tanta irreparabile sventura. Noto quelli del prefetto comm. Fanelli, del presidente della Deputazione prov. cav. Muzii, e del cav. Crugnola, del cav. Michelangelo Cuniberti capo del Genio civile, del Questore della camera dei Deputati comm. Giuseppe de Riseis, del cav. Gazzera sotto Prefetto d'Isernia rappresentato dal sig. pretore di Penne, del cav. Bellei sotto prefetto di Melfi, del cav. De Berardinis Nicola sotto prefetto di Gerace, rappresentato dal prof. Giuseppe Grimaldi, del cav. Volpi segretario capo della deputazione provinciale, dell'ing. Rosati direttore della scuola d'arti di Atri, del sindaco di Penne assente B. Leopardi, del sig. M. de Sterlich, dei consiglieri prov. cav. Saverio de Leone e de Pompeis, e dei dottori de Berardinis e Candelori, e di altri amici. Tanto largo tributo di affetti sia di consolo allo strazio ferale del derelitto vedovo, al quale facciam voti si schiuda al pił presto serena la via della rassegnazione e della novella pace.
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