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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
medico, Notaresco (23-3-1895). Notaresco 18 marzo 1895 - Stanotte, alle due, si è spenta, tra lo strazio de' parenti e degli amici che l'assistevano, la cara esistenza del dottor Daniere Semproni. La sua salute s'era da tempo malandata, ma egli sarebbe vissuto per molti altri anni ancora, se in questi giorni non l'avesse fieramente assalito un nuovo morbo, la porpora emorragica. A questo nuovo male il povero amico ha dovuto soccombere, e non aveva che 47 anni! La sua morte ha costernato tutti, ed io credo che nessuna ultima dipartita sia stata mai accompagnata da un compianto generale come questa del povero dottor Semproni. Padre amorosissimo, marito esemplare, egli lascia la vedova e sette figli in un dolore che non fu giammai. D'animo mite e buono quant'altri mai; schietto fino a sembrare ingenuo; onesto non pure negli atti, ma ne' pensieri; educato a segno da non pronunciare mai una parola men che pudica; incapace di recare la menoma offesa a chicchessia, e pronto sempre a perdonare a chi gliene facesse, Daniele Semproni ebbe amici sinceri ed affezionatissimi e nessuno poté mai, nemmeno per un solo istante, nutrire rancore contro di lui. Colto nelle lettere, parlatore corretto; gentile, gioviale, allegro e modesto, egli era sempre l'anima di tutte le buone società, e la sua compagnia era desiderata da tutti. Medico distinto, diligente e disinteressato, non v'era qui famiglia che non si valesse dell'opera sua. Egli lascia quindi un vuoto incolmabile! Alla salma dell'ottimo uomo, dell'egregio cittadino e del bravo medico, Notaresco prepara per domani onoranze funebri solenni. [appr.]
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