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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
impiegato, Crognaleto (30-3-1895). Crognaleto 25 marzo 1895 - Il giorno 19 corr. la inesorabile falce della morte recideva sul fiore della giovinezza una cara esistenza. Amintore Castellazzi il giovane colto e pieno di garbo, l'impiegato modello che seppe con le sue rare qualità di mente e di cuore acquistarsi la benevolenza dei superiori, l'affetto ed il rispetto dei subalterni e l'amore degli amici tutti, colpito da un morbo inesorabile si è spento. La ricca eredità di affetti che egli lascia in questo comunello, perduto tra le nevose vette degli Appennini, in questo paese vergine ove i sentimenti non furono ancora inquinati dalla ipocrisia di una società corrotta, ma son puri come le acque cristalline delle sue sorgenti, candidi come le sue nevi, forma il più bello elogio della sua vita ed assicura pace all'animo suo oltre la tomba. A me, che nell'ufficio l'ebbi a collaboratore instancabile, a me, che lo amai quale fratello, sia oggi permesso di mandargli l'estremo saluto a nome di tutta questa popolazione, e possa questa spontanea dimostrazione lenire l'acerbo dolore della sua giovane consorte, ed avvivare l'emulazione nel cuore dei giovani ai quali addito ad esempio le virtù del povero Amintore. (Domenico de Leone)
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