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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
Tossicia (6-4-1895). Tossicia, 4 aprile - Ora che la natura si rinovella, e che torna la primavera a rivedere questi nostri monti, la falce inesorabile della morte ci ha rapito il loro decoro Domenico Mirti, all'età di 86 anni, morto la sera del 3 corrente tra il compianto dei figli, e dei numerosi amici. Ci eravamo così affezionati a quel vecchio arzillo, che non mostrava affatto la sua grave età, e stava in mezzo a noi ed agiva come un giovane di trent'anni, che non sappiamo consolarci della sua dipartita. Ond'egli quì nella sua Tossicia ha avuto solenni funerali, ai quali han preso parte il popolo, le autorità locali, ed il Clero. Egli avea qui coperto tutte le cariche cittadine e con onore, ed era stato nel 1860 ed in quel torno Ricevitore del Registro in Tossicia, carica che egli depose volontariamente per non ottemperare a certi ordini draconiani, che erano contrarii a' suoi convincimenti. Poiché Domenico Mirti era un uomo di carattere, e sulla sua bandiera stava scritto frangar non flectar. Ritiratosi tra le pareti domestiche curò l'educazione del figlio Roberto, e delle due figlie, e quanto vi sia riuscito, non è chi nol sappia, essendo esso il modello di virtù casalinghe, ed il figlio già avvocato, vice pretore stimato del nostro mandamento. Ed ora che poteva cogliere il frutto delle sue fatiche, e godere la sua vecchiezza in mezzo alla sua cara famiglia, crudo immedicabile morbo lo rapisce in poco d'ora e lo toglie all'affetto dei suoi e dei numerosi amici, che l'adoravano. La sua lunga vita ci è parso un sogno, e un gran desiderio rimane di questo cittadino intemerato, padre impareggiabile, impiegato onesto senza macchia e senza paura. Salve o anima bella, ed il Dio dei forti ti dia il premio delle tue virtù! (Dr. Raffaele Petrilli)
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