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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
Teramo (30-3-1895). Mercoledì ultimo moriva dopo lunga malattia il buono e bravo don Vincenzo Pallotta che a soli 63 anni ha dovuto abbandonare in questa terra la diletta consorte e l'unico suo figliuolo Giuseppe, impiegato nella nostra Banca M.P. Nel pomeriggio di giovedì, dopo solenni esequie al Duomo, la salma preceduta dalla banda comunale, dal capitolo aprutino fu accompagnata al cimitero dai parenti e da lungo stuolo di amici. Le nostre più vive condoglianze. - La famiglia Pallotta, pur non essendo registrata fra le cosiddette 48 nel secolo passato, è nondimeno antica in Teramo. Nelle storie teramane del Savini trovansi menzionati Pietro Pallotta nel 1485; Moncecco Pallotta nel 1558 e 59 e Mattia Pallotta nel 1733, quest'ultimo come patrono di un canonicato soprannumerario della nostra cattedrale. Si è per questo che le esequie del compianto Pallotta sono state rese al Duomo.
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