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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
impiegato comunale, Montorio al Vomano (29-1-1896). Montorio al V. 24 Gennaio - Solenni esequie si resero il 21 c.m.all'anima di Francesco Saverio Pigliacelli, che dopo brevissimo e indomabile morbo, ma lunga e straziante agonia, moriva nell'ancor giovane età di 37 anni. Fin dal mattino era un accorrere di uomini, di donne e di ragazzi nella chiesa detta degli Zoccolanti, tutta parata a lutto, per dire una prece all'anima generosa del defunto. Terminate le funzioni religiose, circa le 10,30, si formò il corteo per l'accompagnamento della salma al cimitero. Preceevano la Confraternita della Concezione, l'Asilo infantile, le scuole elementari maschili e femminili con bandiera: indi la salma, ai cui lati erano il sindaco, il Pretore, il Conciliatore, il Ricevitore del Registro, il Presidente della Società Operaia e della Congregazione di carità e l'Ufficiale sanitario, Dottor d'Addabbo, che per salvare il suo caro amico, fece degli sforzi inauditi, coadiuvato anche dal dottor Ciaranca. Seguivano l'intero Consiglio comunale con il confalone, la numerosa società operaia con la bandiera, i cari nipoti dell'estinto ed un'onda di popolo. Sul volto di tutti era impressa una lagrima. Chiudeva il lungo ed imponente corteo la carrozza dell'impresa Marcacci e com. con cavalli abbrunati. Prima di giungere al cimitero, il cav. Filippo Martegiani, a nome della Società operaia, lesse le lodi dell'estinto con un forbito discorso elevato per concetto, per sentimento e per forma. Rammentando l'amico disse come egli avesse un cuore aperto, sincero e buono, come disimpegnasse con ardore, con competenza e con imparzialità gli uffici conferitigli nel Comune, nella Congregazione di carità, nella Società Operaia ed in varie Commissioni. Seguì poscia il maestro elem.
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