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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
sergente, Adua (Africa) [Inizio Voce]e salvo. Anche nel combattimento col fucile piantato il mio pensiero era rivolto a voi e a Dio, e nella mia mente recitavo preghiere perché riuscissi salvo, e così fu grazie a Dio. Oggi vi sarà la fucilazione di un vero traditore fatto prigioniero ieri; il 22 fucilammo sette ribelli neri. Ah! se sapeste che brutta impressione provai, essendo la prima volta che vidi ciò; ma ora niente più, la vista del sangue umano non mi fa più impressione; non credete però che ciò avvenga perché il cuore si sia indurito, ma perché è l'abitudine a vedere tutti i giorni. Oggi saranno resi gli onori funebri ai morti nostri di ieri. Domani partiremo di nuovo per Entisciò, e appena arriverò vi scriverò di nuovo. Però sino ad ora non ho ricevuto più vostre nuove; ho ricevuto una lettera sola, perché? Scrivete più spesso, ve lo raccomando. Scrivo colla matita perché non ho inchiostro abbastanza; l'ho appena per fare la direzione. Non posso scrivere ad altri perché non ne ho i mezzi, fate voi le scuse mie a tutti. Saluto tutti indistintamente. Dite alla Nonna che anche a lei penso sempre, e ditele che mi raccomandi alla Vergine. Scrivete pure a Vincenzino per parte mia. Bacio caramente Ercolino e Adelina, saluto gli zii, e infine quelli che domandano di me. E a voi, carissimi genitori, chiedendo la benedizione, vi abbraccio lungamente e baciandovi le mani mi dico. Vostro aff.mo figlio Camillo - D.S. Scrivete sempre diretto a Massaua e a rivederci presto. Camillo - Al sig. avv. Aldobrando de Paulis Teramo - (23-4-1896). PER UN CADUTO IN ADUA - Nella Chiesa della SS. Annunziata vennero celebrati mercoledì passato, il 22 andante, come annunziammo, i funerali del compianto nostro concittadino Camillo de Paulis Fedele, sergente dei bersaglieri, morto in Africa nella battaglia del 1. marzo. Nel mezzo
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