[Elenco dei Nomi]

(...segue) Pecorai Antonio
capo archivista, Teramo (9-5-1896).

[Inizio Voce]


egli godesse, senza restrizione veruna, della stima e dell'affetto di tutta intera la cittadinanza. E non v'è dubbio, il più bel monumento che si possa innalzare alla memoria di un uomo è quello che si compone di stima e di riverente affetto nel cuore degli addolorati superstiti. E se è vero, come io non dubito punto, che nel mondo di là i giusti godano il meritato guiderdone delle loro virtù e che sempre tengano fisso lo sguardo sulle persone care rimaste quaggiù a struggersi nel desiderio di loro, piacemi porre termine a questo breve e disadorno necrologio con le parole onde Tacito chiude la vita di Agricola: Si quis piorum manibus locur, si, ut sapientibus placet, non cum corpore extinguatur magnae animae, placide quiescas, nosque domun tuam ab infirmo desiderio et muliebribus lamentis ad contemplationem virtutum tuarum voces, quas neque lugeri neque piangi fas est. Ed ora, mentre a nome anche dei compagni d'ufficio, ti do l'ultimo ed affettuoso saluto, fe voti che l'eco di tanto universale compianto possa arrecare conforto all'addoloratissima tua adorata figlia, all'inconsolabile tuo genero, che per i suoi meriti amasti più che figlio, ed ai tuoi nipoti dilettissimi. Vale, vale, vale!... Al corteo presero parte la Deputazione provinciale, il sindaco, tutti i funzionari, i numerosi amici, nonché gl'istituti pii della città. Sette corone, alcune delle quali bellissime di fiori freschi, erano state mandate dalla famiglia, da Cerulli Ireii, dal cav. Volpi, dagl'impiegati provinciali, dal dr. Olivieri, dal prof. F. Giordano e da Centurelli. [appr.]