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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
politico, Loreto A. (29-12-1897). Loreto Aprutino 26 dicembre '97 - Alle cinque di ieri mattina cessava qui di vivere, dopo lunga malattia, il benemerito e compianto cittadino signor Zopito Vicini, consigliere e deputato provinciale. Circa un mese fa era costì venuto per assistere, quantunque malato, ad una seduta della Deputazione, ma fu per lui fatale; il suo male aggravò e né la scienza né le cure amorevoli de' suoi valsero a prolungargli ancora la vita. Il triste annunzio fu ieri per il paese un vero lutto, e benché giorno di Natale, in nessuna famiglia venne, come al solito, solennizzato; anzi tutti, d'ogni ordine e condizione, accorsero a visitare l'estinto, commossi fino alle lagrime: tanto era l'amore, tanta la stima ch'ei riscuoteva nel paese. Oggi sono avvenuti i funerali, che sono riusciti imponenti oltre ogni dire, per magnificenza, concorso e per viva e sentita dimostrazione di affetto specialmente. Non solo vi ha preso parte l'intera cittadinanza, ma anche le rappresentanze di altri Comuni del mandamento e molti signori di Penne col sig. cav. Domenico Dottorelli. Il Presidente del Consiglio provinc. comm. Costantini era rappresentato dal sindaco cav. Scricola. Il feretro era ricoperto, alla lettera di splendide corone; più rimarchevoli quelle della deputazione provinciale, della famiglia Casamarte e l'altra offerta da tutti i cittadini spontaneamente. Si son pronunciati molti discorsi, tutti ispirati e improntati al più caldo affetto e alla più viva riconoscenza verso l'illustre estinto. Il tempo e la commozione che mi stringe il cuore non mi permettono di estendermi ad una più particolareggiata descrizione, come vorrei. Addio, mio povero e caro amico! di te serberemo imperituro ricordo; tu no, non morrai nel cuore di tutti noi, come non morrai nel cuore de' tuoi inconsolabili. Spesso verremo sul tumolo, che ahi, per sempre ti nasconde, e parleranno i semprevivi per noi - diranno del nostro chiuso dolore, del nostro immenso sconforto! (Alfa)
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