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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
agricoltore, Giulianova (13-6-1900) Giulianova 11 giugno 1900. — (C.) Il giorno 9 corr. colpito da improvviso malore cessava di vivere nell'età di anni 81, il sig. Bartolomeo Trifoni, padre adorato del cav. Serafino. Nel breve volgere di un anno o poco più, il nostro stimabile amico, è stato provato due volte al dolore, al dolore più vivo per un figlio affettuoso, toccato negli affetti più puri e più sacri con la perdita prima della sua diletta genitrice, una santa donna, ed oggi con quella del suo padre affettuoso, uno di quegli uomini dello stampo antico, che disgraziatamente vanno scomparendo e non si rimpiazzano. Con le più vive condoglianze all'egregio cav. Serafino e Famiglia, pubblichiamo le parole pronunziate dal sindaco comm. Ciafardoni, nell'accompagnamento funebre che ha avuto luogo stamattina e che è riuscito splendido. «Purtroppo, concittadini carissimi, ci ritroviamo spesso, spesso raccolti per circostanze luttuose come questa di oggi! Purtroppo da qualche tempo a questa parte, al doloroso ufficio ci spinge la sventura che, con insistenza straziante, va percuotendo la casa della famiglia Trifoni, una delle famiglie più buone e più amate della nostra città. Ecco perché oggi, seguendo questo feretro, sento più che mai dolore vivissimo; ecco perchè quasi mi manca la forza di unire due parole. Perché si è soliti parlare sulla gelida bara di chi da noi per sempre si di parte? Perché solo nel momento della morte, viene spontaneo sul labbro di tutti il giudizio sincero, senza passione, dell'uomo che passa. Oggi è la volta di Bartolomeo Trifoni e chi di noi non ha ripetuto che con lui si è spento un padre esemplare, un cittadino probo, laborioso, onesto, un amico che amava il povero senza ostentazione? Aveva 81 anni e la sua non breve vita, guardata
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