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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
agricoltore, Giulianova (13-6-1900) [Inizio Voce]intimamente, fu quella di un virtuoso. Per Bartolomeo Trifoni non giunse acre la parola ammonitrice di oggi: «Torniamo ai campi» perchè lui, pure godendo un'agiatezza non comune, mai se ne distaccò e quindi tornò a suo onore quella parola, ad onore dell'intelligente, ricco, appassionato agricoltore, che nella sua mente pratica intravide sempre che il benessere di un popolo, non poteva andare disgiunto dall'amore vero verso i campi. Ed ora riposa in pace, o Bartolomeo, vicino a quella che ti fu compagna diletta nella vita; vicino al tuo Sabatino che tanto prematuramente venne strappato all'affetto tuo e della tua famiglia. Tu compisti tutto il tuo dovere di uomo pur nascosto nella tua modestia, lontano sempre dal pettegolezzo quotidiano. Perciò riposa pure tranquillo, anche perchè lasci a noi un tuo degno figliuolo, nel quale si rispecchia tutta la tua vita esemplare; un figliuolo che seppe dimostrarti quanto è grande in lui il culto per i suoi cari trapassati. Vale, o buon Bartolomeo, noi non ti dimenticheremo giammai!» — L'egregio cav. Serafino Trifoni ci prega di ringraziare con tutta la forza del suo animo addolorato ed a nome anche della sua famiglia, tutti quelli che con gentile pensiero vollero associarsi alla sua sventura e segnatamente le Rappresentanze del Comune, degli Enti locali e delle Società cittadine. [appr. 16-6-1900]
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