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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
impiegato comunale, Isola del G. Sasso (15-8-1900) Isola del G. S., 9 agosto. — La notte dell'8 agosto all'una antim. munito dei conforti religiosi e circondato dall'affetto dei figli dott. Giuseppe, Sac. Massimo e Nicola, dopo brevissima infermità rendeva il suo spirito a Dio l'ottimo concittadino Vincenzo Tattoni nella non tarda età di 73 anni. Entrò fin dal 1852 nell'Amm[inistrazione] com[unale], in cui occupò fino a poco tempo fa senza interruzione l'Ufficio di Tesoriere, che tenne con esemplare inappuntabilità ed onestà, ed al quale non ostante il mutarsi dei governi e delle amministrazioni locali seppe sempre con rettitudine attendere, cattivandosi meritamente la fiducia e la stima dei suoi concittadini, come ne fa fede una deliberazione Consigliare del 1894, in cui il defunto si ritirò a vita domestica. Amò oltre ogni dire la famiglia: educò severamente i figli, cui diede tutto sé stesso. Era contento! Vedeva i figli in una posizione sociale invidiabile, laboriosi, continuatori di quel sistema, che fu unica meta della sua vita: ma una recente immane sventura toccata al suo Peppino, scosse quella forte fibra ed a soli cinque mesi di distanza lo ha tratto alla tomba. Vale, o anima benedetta: riposa tranquilla vicino a Colei, che tu prediligesti in vita, e pregate entrambi per i derelitti superstiti. (Un amico) — I nostri amici Giuseppe, Massimo e Nicola Tattoni affranti dal dolore, ringraziano vivamente a mezzo nostro l'Onorevole Giunta e Consiglio Comunale, il Clero, il Corpo Musicale, gli amici tutti per gli onori, che si son compiaciuti rendere al loro amatissimo Genitore, promettendone sincera, imperitura riconoscenza.
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