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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
ispettore della finanza, Asiago (4-12-1901) L'uccisione del Cav. De Paola — Come i lettori hanno appresso dai giornali di Roma l'egregio nostro comprovinciale cav. Luigi De Paola, ispettore delle Guardie di finanza ad Asiago è caduto vittima dell'efferatezza di un suo dipendente che gli sparò contro un colpo di moschetto. Con l'animo addolorato diamo oggi i particolari della strage, come sono riferiti da testimoni oculari. La caserma nella quale il brigadiere Alfonso Cosenza uccise il cav. De Paola, sorge fuori del paese, isolata tra estese praterie. A pochi chilometri da essa è il confine austro-italiano. Essendo il maresciallo della brigata di Asiago a reggere la vicina tenenza di Emego, la brigata di Asiago era da alcuni giorni sotto il comando del brigadiere Cosenza, svelto, intelligente, coraggioso e che aveva fatto buona carriera pur non essendo riuscito per alcune mancanze disciplinari a dare gli esami di sotto-tenente alla scuola di Caserta. Per le sue mancanze era stato punito con la sospensione dal grado per due mesi. In obbedienza al regolamento, le mancanze erano state denunziate alla Commissione di disciplina che si riunisce a Vicenza, dal cav. De Paola nella estate; il quale poi aveva difeso strenuamente il Cosenza davanti alla Commissione di disciplina, cercando in ogni modo di salvare con la mitezza della pena il brigadiere accusato: ma invano. Da ciò l'odio del Cosenza verso l'ispettore De Paola. Questi la sera del 23 era salito da Bassano ad Asiago per Valstagno, onde ispezionarvi la tenenza. Era nella stanza del tenente insieme al sotto-tenente Fiume. L'uscio era aperto. Improvvisamente si fece a questo il Cosenza, armato del moschetto. Fu un attimo. I due presenti non furono in tempo a immaginare il misfatto. Il brigadiere stando a due
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