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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
ispettore della finanza, Asiago (4-12-1901) [Inizio Voce]passi dall'ispettore, gli esplose contro un colpo di moschetto a bruciapelo, fracassandogli il cranio. Il povero cav. Do Paola stramazzò al suolo cadavere, senza proferire una parola. Il moschetto era carico a mitraglia: fu un caso se lo stesso proiettile non finì anche il sotto-tenente Fiume. Questi, annientato dal terrore si chinò sul morto credendo che respirasse ancora. Intanto l'omicida, in furia, trovando le uscite aperte, senza incontrare ostacoli scendeva e si perdeva nel buio, armato del moschetto e provvisto di cartucce. Dell'omicida non si ha notizia finora. Alcuno crede che abbia già guadagnato il confine: altri che si sia suicidato. — Scrivono alla «Provincia di Vicenza» che i funerali del De Paola ad Asiago riuscirono imponentissimi. Vi partecipò il paese intero che volle tributare gli estremi onori alla vittima indimenticata del dovere. — Il cav. De Paola era di quelli che si dicono figli della propria volontà e perciò nel suo paese, Giulia, era amato e stimato grandemente. Nell'ultima stagione balneare egli colla sua famiglia stette in vacanza fra i suoi concittadini ai quali aveva fatta la gradita promessa che, ritirandosi dall'impiego, avrebbe passato il resto dei suoi giorni in mezzo a loro, nella patria diletta. Ecco perchè il cordoglio dei Giuliesi è stato profondo. E noi, associandoci ad un tale sentimento, mandiamo le nostre vive e sincere condoglianze alla desolata famiglia De Paola e al suo largo parentado, che da Giulia si estende fin qui, essendo la distinta signora dell'ottimo amico nostro Luigi Brigiotti nipote del compianto funzionario.
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