|
L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
medico, presidente della cassa di risparmio, Nereto (4-10-1902) Martedì scorso spegnevasi serenamente in Nereto la cara esistenza del cav. Francesco Piermarini, medico condotto del paese, presidente della locale Cassa di Risparmio. E' morto, giovane ancora, senza che per lui nulla abbia potuto la scienza, per lui che, dedicata la vita agli ardui problemi della medicina, forte per l'arte sua e trepido per la sua pietà, tante vite aveva strappato alla morte! Oh, io rivedo l'immagine sua, nella fiorente vitalità degli anni, al letto dell'infermo, scrutarne, coll'acume dell'intelletto, il segreto per ridonargli la salute; tuttora miro la sua persona nobile e gentile accorrer vigile al capezzale della donna nell'ora di diventar madre. Egli, che sentiva quanto sia grande il precetto biblico — «Custode di due vite in periglio» — e vedeva, in quel quadro di dolori e di gioia, il simbolo della travagliata umanità! Leggo ancora nella sua fronte, serena, non orgogliosa, il suo pensiero, sempre desto ed intento all'altrui bene; ascolto la sua parola sobria e precisa, timida quasi, che, nell'abituale cortesia, nascondeva l'autorità, rievoco il cittadino benemerito, l'amico affettuoso, il sincero credente, l'uomo mondo da ogni ipocrisia e vanagloria; e vorrei ridestarlo alla vita, al paese, alla famiglia desolata! Ma... egli è scomparso per sempre! solo la memoria ne resta! La vita di lui fu esemplare per virtù domestiche e cittadine, virtù attive e feconde, di quelle che si riversano nella vita pubblica senza clamore e si diffonde nell'ambiente, come l'aria e la luce, apportatrici di forza anche a coloro che ne ricevono i benefizi senza saperlo. E per opera esclusiva dell'attività sua, il 1. aprile 1871, prima che in ogni altro luogo d'Abruzzo, sorgeva in Nereto
|