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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
politico, segretario provinciale, Teramo (10-9-1902) Ieri, mentre era occupato nel suo ufficio, colpito da improvviso malore, cessava di vivere il cav. Francesco Bianco Segretario della nostra Amministrazione provinciale. Era cittadino benvoluto e stimato per le eccellenti qualità dell'animo che egli rivelava dal suo viso bonario e nella fisonomia aperta, simpatica. Sebbene non avesse occupato ufficii elettivi importanti, ché fu solo consigliere comunale nella sua Nereto e fondatore dell'importante istituto di credito popolare di quel paese, pure era assai noto nella vita pubblica della provincia. E questa sua notorietà la si deve ricercare principalmente nell'aver egli preso parte a tutti i movimenti in senso liberale avvenuti nella nostra regione nell'ultimo trentennio. Fu tra i fieri avversari del mal governo rovesciato nelle elezioni politiche del 1876, e allora si schierò con i più caldi sostenitori, nel collegio di Giulia di cui Nereto fa parte, dell'on. Cerulli Irelli, al quale è rimasto sempre legato da devota amicizia. Era successo nell'ufficio che ora occupava il cav. Volpe, e vi aveva portato con la gentilezza innata intelligenza, capacità e rettitudine. Alla famiglia desolata per tanta perdita mandiamo le nostre più vive condoglianze. — Stamane, alle ore 12, la salma del compianto cav. Bianco, che era rimasta esposta in una sala del palazzo della provincia, tramutata per cura dell'ufficio tecnico in cappella ardente, è stata trasportata a Nereto, patria dell'estinto. Il corteo ha attraversato il corso fino a porta reale, dove hanno dato l'estremo saluto all'estinto il deputato provinciale sig. Tito Candelori, l'ingegnere cav. Crugnola e il cav. Orazio Albi, Ispettore delle poste ed amico del defunto. Precedevano il carro funebre numerose e splendide corone fra cui quella inviata dal Municipio di Nereto.
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