[Elenco dei Nomi]

(...segue) Castagna Niccola
scrittore, Città S. Angelo (12-3-1905)

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studiosi. Amava il suo paese di un amore rude, ma sincero, e rimase paesano nell'anima e nello spirito, pur essendo vissuto in comunicazione spirituale con tutti gli uomini più dotti e preclari d'Italia, quali il Vannucci, il Manzoni, il Grossi, il Tomasseo, il Guerrazzi ed altri che l'onorarono dei loro scritti e delle loro lodi. Eppure quest'uomo che sembrava tutto chiuso in se stesso ed in tempi vorticosamente progredienti, un misoneista reluttante alle manifestazioni nuove della vita, ha lasciato colla sua scomparsa un gran vuoto, un vuoto che certo non sarà facilmente ricolmabile. Questo perchè? Perché Nicola Castagna qui nel suo paese e in Abbruzzo era il rappresentante di un'età ormai spenta, di una generazione ormai scomparsa; ed era il rappresentante il più vero, il più puro, il più autentico. In lui vedevasi la tradizione vivente del passato, in lui riviveva tutta una generazione che ha pochi superstiti ma che tanta eredità di opera a noi ha lasciato. Egli discendeva da quella eroica gioventù democratica del 48 e del 49 che tolse in mano l'onore e l'avvenire d'Italia colla fede sincera nei suoi futuri destini. Gli uomini di quella generazione ormai scomparsi costituiscono la primavera sacra della patria, e perciò noi, vivi li amammo, e perciò morti amaramente li compiangiamo. (Avv. Luigi Innamorati) Città S. Angelo 9 Marzo 1905