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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
Teramo (7-7-1905) A settantaquattro anni di vita, si è spenta in Teramo, tra le braccia del suo adorato figliuolo Carolina Mlchitelli. Nata in una delle più nobili e cospicue famiglie della città e nella quale sapere e patriottismo erano tradizione, fu donna di alti e liberi sensi. Nel 1859 s'impalmò, reduce dalla relegazione cui il Borbone avevalo condannato, con Gabriele Morelli, il combattente di tutte le guerre per la unità ed indipendenza, il valoroso ferito sugli spalti di Mestre in una ad Alessandro Poerio. Ella seguì il marito in tutte le sue peregrinazioni, specialmente nella campagna contro il brigantaggio nella provincia di Aquila. Tornata in Teramo dedicò tutte le sue cure alla famiglia ed alla educazione dei figli, sopportando con animo virile dolori ed angoscie senza nome. Ebbe vivo e sacro il culto per l'amicizia e ad essa tenne fede anche quando le forze cominciarono ad abbandonarla. Ed ora è scesa nel sepolcro vivamente rimpianta da tutti, e sarà ricordata lungamente da quanti l'avvicinarono e la ebbero in pregio. Alla famiglia, e specie al figlio dottor Biagio Morelli, ai congiunti tutti mandiamo le nostre più sentite condoglianze.
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