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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
farmacista, industriale, politico, Giulianova (14-7-1905) [Inizio Voce]per lutto cittadino. Sotto l'Albergo del Belvedere sostò, ed il Comm. Ciafardoni pronunziò il seguente nobilissimo discorso: «Ahi! Pur troppo, o concittadini carissimi, gravi circostanze luttuose ci riuniscono spesso qui, senza distinzione di classe, per spontanee manifestazioni di dolore, e mentre perdura ancora in noi la sensazione triste e penosa prodotta dall'amara dipartita di persone care, un'altra sventura non meno grave ed inaspettata viene a colpirci, gettando nella desolazione famiglie amate e stimate, e rinnovellando il più vivo cordoglio nell'animo nostro. Io non so se sia tenerezza di affetto ingenito o rimpianto di perduti abitudini, di sogni trascorsi, ma, si, lo sparire successivo di queste simpatiche e serene figure lascia un vuoto penoso nella febbre estenuante della moderna esistenza. Ed eccoci oggi intorno al feretro di Pasquale De Martiis, del Cavaliere buono e cortese, dell'amico leale ed affabile, del cittadino benemerito e laborioso, che tanta parte ebbe nella vita di Giulianova, sua patria, che con affetto di figlio seppe amare, servire ed altamente onorare. Eccoci con l'animo straziato raccolti qui intorno a lui per rendergli l'ultimo tributo di stima ed affetto e par mandare alla sua buona ed adorata famiglia l'espressione del nostro dolore. — Nacque Egli il 6 Agosto 1838 da Nicola De Martiis valente chirurgo e dalla virtuosissima donna Giulia Roscioli, che oggi nella sua tarda età ha purtroppo dovuto sopportare il dolore immenso di sopravvivergli. Fece i suoi primi studii in Teramo che poi proseguì a Napoli, ove a soli 22 anni nel maggio 1860 si laureò in iscienze naturali. Tornato a Giulianova i cittadini ne apprezzarono subito le belle doti di mente e di cuore e lo amarono e stimarono immensamente. Dedicatosi subito con lavoro intelligente
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