[Elenco dei Nomi]

(...segue) Caroselli Maria Luisa
badessa (29-4-1906)

[Inizio Voce]


alternare le brevi efficaci riprensioni, gli ammonimenti salutari: ma soprattutto ella amava essere la madre, più che la superiora: la madre che provvede ai bisogni materiali della casa, che dirige ogni cosa, che a tutto bada, e sempre sorveglia. Come era confortata la pia donna di tutte le traversie del monastero dalla convivenza di tante fanciulle, dalla benefica opera fiorente intorno a loro. Ella dimenticava così tutti i nembi che s'erano addensati sul sacro ritiro e avevano minacciato di togliere sino il pane: tanto abbondante un giorno, quando il posto lasciato vuoto da una suora veniva occupato da altra forse più giovane, forse più bella, certo non meno ricca e non meno schiva degli onori e delle gioie del mondo. Altri giorni quelli! II monastero delle Clarisse gareggiava, in ricchezza ed in magnificenza, con quello delle Gerosolimitane di S. Giovanni. Chi non ricorda con quanta pompa si addobbavano le due chiese, nei giorni di maggiore solennità religiosa? Comparivano allora i bei paramenti, i bei messali con i dorsi d'argento, lavorati forse due secoli addietro, nel tempo del più vivo splendore monastico: gli altari luccicavano di ceri ardenti su candelieri dorati, e di quadri con le cornici d'argento finissimi. Le scene di S. Chiara avevano il primato per la lavorazione dei pini artificiali: riuscivano a gareggiare con la natura. Quale bianca mano educava i fiori nel giardino del monastero? E quale sapeva riprodurli così con la tela e colorirne i petali con grazia squisita? Palme di fiori, destinate per gli altari e per le immagini dei Santi e della Vergine: piccole rose, candidi gigli donati al bambino Gesù: pallide corone poste su piccole base lagrimate o in mano a fanciulli innocenti morti all'alba della vita, chi più vi comporrà insieme, con tanta cura, con

(segue...)