[Elenco dei Nomi]

(...segue) Caroselli Maria Luisa
badessa (29-4-1906)

[Inizio Voce]


tanta delicatezza? Primeggiavano ancora le Clarisse nel canto degli inni della Chiesa: una limpida voce ascendeva, tra le note dell'organo, e commuoveva i devoti, meravigliava i curiosi, accorsi con ansia nella chiesetta elegante e adorna. Apparivano qua, e lą, in alto, dietro le inferriate delle finestrette, ombre di donne velate, ombre di fanciulle non vedute, a cui la visione del mondo risorgeva, o sorgeva la prima volta, innanzi agli occhi con subitaneo moto. Poi ogni canto cessava; cessava il suono; ogni eco mancava. La chiesa rimaneva vuota, silenziosa. Ma alle pie suore; contente del tutto: di servire a Dio, durava a lungo nel cuore il ricordo di un momento di preghiera solenne: meno diletto forse dei momenti di preghiera segreta e raccolta. Avevano altre feste ed altre gioie nel Monastero: erano nei giorni di Carnevale, in cui le giovanette pił pronte recitavano una commedia; altre, alla fine di ciascun atto, facevano sentire alcune melodie, le quali chi sa dire quali sentimenti destavano nel cuore delle suore, sempre meno numerose, sempre pił vecchie; ombre fuggitive, silenziose, oranti. V'era un'altra festa per loro, per Suor Maria Luigia Caroselli: nel giorno della esposizione dei lavori fatti dalle educande. Intervenivano le migliori famiglie cittadine, larghe di lode, pronte all'ammirazione. Poi pił nulla: silenzio. Suor Maria Luigia vedeva la breve onda di vita fluire: ne regolava i moti e la forza. Godeva de' brevi gaudii seni; ma pił piangeva in cuore le lagrime dell'abbandono. Ora raccoglieva nelle mani le lagrime di suore morenti, ora ne componeva la fragile spoglia nella cassa di abete. Un giorno vede, nel sogno, le suore superstiti andar lontano. La porta del Monastero s'č chiusa appresso a loro, per sempre. Che sogno!... Di quali passi domani risuoneranno

(segue...)