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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
politico, Teramo (14-3-1907) [Inizio Voce]l'invincibile sentimento di modestia, non dispreggevole in tempi nei quali erompono smodate e invereconde ambizioni, e un Marcel diventa ogni villan che parteggiando viene. Pur tuttavia ebbe parte notevole nella vita pubblica cittadina, e negli ufficii che, per più anni covrì, portò supremo disinteresse, esemplare rettitudine, e null'altro ebbe di mira che il pubblico bene. Fu consigliere comunale, eletto con votazione plebiscitaria nel 1889, Presidente dell'Orfanotrofio Maschile Regina Margherita, deputato ai pubblici spettacoli, componente della Commissione edile, patrocinatore appassionato e largo mecenate della musica cittadina. Ma da oltre due anni non ebbe più parte nella vita cittadina, serbando ben doloroso ricordo di patite selvaggie ingiurie: la nostalgia della famiglia ed il presentimento di sua prossima fine lo avevano quasi segregato dal mondo. e viveva solo a contatto dei suoi e di pochi elettissimi amici. Antico per virtù e modestia, buono, signorilmente gentile ed affabile, ebbe il cuore aperto ai più nobili e generosi sensi, e fu largamente benefico, specie verso gli umili, e dispensiero di lavoro agli operai. Però la sua dipartita è stata appresa con unanime pubblico cordoglio, e la partecipane della città ai funebri onori è stata la prova più manifesta e nobile di quanto affetto, di quanta stima egli era circondato presso i suoi concittadini. Però la memoria di lui, il ricordo della immensa bontà dell'animo suo vivranno non periture nella coscienza dei Teramani. — Il «Corriere» prende parte vivissima al cordoglio di casa Ciotti ed invia alla sua Signora, alla sua amatissima sorella profonde e rispettose condoglianze. — I funerali vennero ieri celebrati nella Chiesa dello Spirito Santo, solennissimi ed imponenti. Nel tempio disse le lodi del carissimo estinto il Pro. Can. Giacinto Pianella. [appr.]
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