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L'Ultima Dimoraa cura di Federico Adamoli |
esattore e cassiere comunale, Torricella Sicura (18-4-1907) Torricella Sicura, 16-4.1907. - Con sentito dolore la cittadinanza ha visto spegnersi il quasi novantenne Felice Romani, zio del caro cittadino ed amico nostro signor Giovanni. Felice Romani fu uomo di meriti e di considerazione, per la sua bontà, per le sue virtù, per il suo amore al bene. Lungamente sotto il Governo Borbonico fece parte del Decurionato. Fu amministratore del Monte Frumentario, convertito oggi in Congrega di Carità, Banca Agricola. Esattore e cassiere comunale diede continua prova di integrezza, sicché per esso e per i due fratelli sacerdote Pasquale, che morì dieci anni or sono, e abate Alessio, morto l'anno scorso e che ancora qui si rimpiange, contribuì alla floridezza e al buon nome della famiglia. Il nipote Giovanni, così stimato da tutti ha ereditato non solo il vasto patrimonio, ma le virtù dei tre suoi zii. Al vecchio Felice egli era particolarmente attaccato, sicché il dolore è stato da lui sentito ancora più fortemente. Ha voluto che i funerali all'estinto riuscissero solenni. E tali in verità, sono stati. Tutta la cittadinanza con le autorità del comune vi ha preso parte, sicché la manifestazione del cordoglio è riuscita imponente. Casa Romani è continuamente visitata da persone che vanno a far condoglianze. Dalle colonne del «Corriere» scrivo anch'io una parola di conforto per Giovanni Romani, per la sua signora Mariannina Forti, per i loro figliuoli Giorgio, Giovita, Saverio. — Il lutto degli amici del Corriere, è lutto nostro. Ci addoloriamo con la famiglia Romani per la sventura che una seconda volta la colpisce in breve volgere di tempo e auguriamo che per lunga serie di anni salute e floridezza fioriscano in essa famiglia. (N.d.D.)
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