[Elenco dei Nomi]

(...segue) De' Colli Sandro
pubblicista, Fiesole (3-11-1907)

[Inizio Voce]


tutta intima, tutta vibrante d'amore, sia che s'infiammi tra le speranze dell'umanità avvenire, sia che, stanco e disilluso. — Contro l'osceno inganno de la vita, — s'indugia talora nei ricordi della sua casa lontana, dei rosai verdi ne l'orto, de la mamma che prega: — Io ti boriavo i fili / d'argento, o mamma mia; / a voi mani sottili / chiedea la fantasia / i bei sogni infantili / ne la caretta pia - / e non sapeva de' vili / l'infinita malia..../ lucea nel focolare/ a canto un pò di brace / una pallida fiamma: / e noi (ricordi, o mamma?) / - “o padre, anche la pace / tu ci saprai donare!” — In questi ultimi tempi s'era consacrato con intelletto e con amore straordinari a «l'Abruzzo Letterario» di G. Panbianco. Il Panbianco che voleva fare un giornale letterario che esprimesse e raccogliesse, come un fascio di mille erbe profumate, tutte le migliori e più schiette espressioni del nostro Abruzzo, lo chiamò ad essere del suo periodico il redattore-capo. E Sandro De' Colli che l'Abruzzo nostro, l'Abruzzo suo, amava con entusiastico amore filiale aveva accettato di disimpegnare il suo compito con una nobiltà di idee e con una elevatezza spirituale che davano lustro ed autorità a l'Abruzzo Letterario. Oggi da Fiesole ci è giunta la nuova che egli, Sandrino, è morto, di rimpetto a quei colli .... ch'ànno una divina / gloria di fiori e di memorie austere,quando le gioie della paternità a lui schiudevano nuovi lembi azzurri di poesia e di vita, lungi da' suoi rosai bianchi, della cerchia d'edera, dalle mura basse.... Rammentate il suo «Ultimo sogno» in Mito Profano? (A. M.)